ARCHIVIO E BIBLIOTECA

La documentazione conservata presso l’Archivio copre un ampio arco cronologico dal XII al XX secolo ed è composta di atti, scritture e carteggi. Le carte riguardano vicende famigliari e personali, titoli nobiliari, feudi e la gestione del patrimonio.

Presso l’Archivio della Fondazione Trivulzio è conservato anche l’Archivio di Cristina Trivulzio Belgiojoso, nato con lo stralcio dall’archivio della famiglia Trivulzio della documentazione relativa ai fondi ereditati dalla principessa alla morte del padre Gerolamo Trivulzio (1778-1812). A questo nucleo originale si sono poi aggiunti nel tempo i documenti prodotti nell’amministrazione delle sue proprietà.

La Biblioteca della Fondazione è stata donata da uno dei fondatori, Gian Giacomo Attolico Trivulzio. E’ costituita da oltre 2.000 volumi, di massima edizioni del XVIII e del XIX secolo, mentre alcune risalgono ai secoli XVI (11) e XVII (15).

Le opere appartengono a generi diversi: testi di letteratura classica e moderna ne formano il nucleo più consistente. La biblioteca comprende, inoltre, trattati di divulgazione scientifica e di argomento religioso, nonché dizionari e opere di storia antica e moderna. Sono presenti centinaia di riviste illustrate inglesi di argomento ippico, e di riviste illustrate di caricature, rilegate in volumi, pubblicazioni del XIX e del XX secolo.

La sala di consultazione dell’Archivio della Fondazione Trivulzio ospita una ricca collezione di opere di carattere storico e storico-artistico, in particolare titoli legati alle vicende milanesi e lombarde e bibliografia relativa alla storia della famiglia Trivulzio.

CONSULTAZIONE

L’Archivio della Fondazione Trivulzio è consultabile da studenti, studiosi e ricercatori inviati da università, enti o privatamente, presentando una nota sul progetto di ricerca.

L’Archivio è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00, con preavviso telefonico o via posta elettronica di almeno due settimane e presentazione sintetica di tema e ambito cronologico della ricerca.

 

+39 02 79 54 49

ARCHIVIO DELLA FAMIGLIA TRIVULZIO

L’Archivio della famiglia Trivulzio è stato donato alla Fondazione dal suo presidente onorario, Donna Luisa Alberica Trivulzio.

La documentazione che vi è conservata copre un ampio arco cronologico dal XII al XX secolo, è composta di atti, scritture e carteggi, raccolti in oltre 400 faldoni e volumi rilegati.
Le carte riguardano vicende famigliari e personali, titoli nobiliari, feudi e la gestione del patrimonio.

Il nucleo più antico è costituito da documenti tratti, per volontà di Gian Giacomo Teodoro e Gerolamo Teodoro Trivulzio, dall’Archivio del Pio Albergo Trivulzio intorno al 1811 e relativi alla storia e al lustro del casato, così come alla persona di Gian Giacomo Trivulzio […]

ARCHIVIO CRISTINA TRIVULZIO BELGIOJOSO

L’Archivio Cristina Trivulzio Belgiojoso (1808-1871) è entrato a far parte del patrimonio della Fondazione Trivulzio nel corso del 2013.

La documentazione che vi è conservata copre un ampio arco cronologico dal XIV al XX secolo ed è composta di atti, scritture e carteggi, raccolti in 200 faldoni e volumi rilegati. Le carte riguardano vicende famigliari e personali e la gestione del patrimonio.

Il nucleo originale è costituito dalla documentazione relativa a proprietà fondiarie ereditate da Cristina Trivulzio Belgiojoso e alla loro amministrazione. Ad esso si aggiungono carte personali della principessa e della figlia, Maria Barbiano di Belgiojoso Trotti Bentivoglio.

ARCHIVIO
FOTOGRAFICO

La Fondazione Trivulzio possiede un fondo fotografico storico di inestimabile valore. Si tratta di circa 1.400 fototipi per la quasi totalità costituiti da stampe su carta albuminata incollate su cartoncino (è presente inoltre un esiguo gruppo di negativi piani).
Le fotografie sono presumibilmente da riferirsi all’ultimo quarto dell’Ottocento – primi del Novecento e sono costituite per la gran parte da ritratti realizzati dai più noti studi fotografici dell’epoca.

È previsto un lavoro di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione del fondo fotografico che permetta di rendere fruibile il materiale attraverso un database consultabile in una postazione informatica presso la Fondazione e di archiviare in modo idoneo le fotografie al fine di preservarle da fattori di deterioramento.